Ipazia – la mia storia
“Se mi faccio comprare, non sono più libera, e non potrò più studiare: è così che funziona una mente libera”
Ipazia d’Alessandria d’Egitto (370 d.c), scienziata e filosofa greca, è ancora oggi un simbolo della libertà di pensiero, dell’amore per la verità, per la ragione, per la scienza che aveva fatto grande la civiltà ellenica. Era eloquente e dialettica nel parlare, ponderata e pieno di senso civico nell’ agire, così che tutta la città aveva per lei un’autentica venerazione e le rendeva omaggio. E i capi politici venuti ad amministrare la polis erano i primi ad andare ad ascoltarla a casa sua.
La principale attività di Ipazia fu la divulgazione del sapere matematico, geometrico e astronomico. Oltre a questi ambiti del sapere scientifico si dedicò, a quanto pare diversamente dal padre, anche alla filosofia vera e propria.
Ipazia viene ricordata anche come inventrice dell’astrolabio, del planisfero e dell’idroscopio, strumento con il quale si può misurare il diverso peso specifico dei liquidi.
In un clima di fanatismo, di ripudio della cultura e della scienza insegnò e divulgò fra i suoi discepoli le conoscenze matematiche, astronomiche e filosofiche all’interno del Museo di Alessandria, che a quel tempo era la più importante istituzione Culturale esistente.