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“La nave di Teseo”, da spazio privato a bene comune

Uno dei principali gap infrastrutturali ad Ecolandia è rappresentato dalla mancanza di spazi coperti adeguati ad ospitare numeri rilevanti di visitatori. Sembra paradossale, ma i 10 ettari di Parco con la grande struttura di Forte Gullì non è dotata di spazi sufficientemente ampi per offrire servizi e attività in codizioni confortevoli specie d’inverno.

Grazie al cofinanziamento di Fondazione con il sud e di Fondazione Vismara tal problema verrà superato con la messa in opera della “Nave di Teseo”, una grande installazione che sta prendendo vita in area Terra e che parte da un’azione di riconquista sociale dal grande valore etico.

Come spiega Gianni Pensabene, membro del Consiglio di Amministrazione del Parco, “si tratta di un progetto dall’indiscutibile valore etico e sociale destinato a dare nuova vita a un bene confiscato alla criminalità”. Collegato a questa funzione il nome dell’istallazione.

Si narra che la nave in legno sulla quale viaggiò il mitico eroe greco Teseo fosse conservata intatta nel corso degli anni, sostituendone le parti che via via si deterioravano. Giunse quindi un momento in cui tutte le parti usate in origine per costruirla erano state sostituite, benché la nave stessa conservasse esattamente la sua forma originaria.

Ragionando su tale situazione (la nave è stata completamente sostituita, ma allo stesso tempo la nave è rimasta la nave di Teseo), la questione che ci si può porre è: la nave di Teseo si è conservata oppure no? Ovvero: l’entità (la nave), modificata nella sostanza ma senza variazioni nella forma, è ancora proprio la stessa entità? O le somiglia soltanto?

Stesso paradosso è applicabile quindi alla grande installazione lignea che sorge lì dove originariamente era prevista un’altra struttura di ospitalità. E’ sempre la stessa o è cambiata con la nuova destinazione?

A prescindere dagli spunti di riflessione è indubbio che si tratti di un intervento finalizzato a favorire la “Accessibilità fisica” a Ecolandia attraverso lo spostamento e la riqualificazione di alcune strutture edificate abusivamente su uno spazio demaniale per renderle utilizzabili da tutti in chiave sociale e culturale.

Il bene confiscato alla criminalità organizzata è stato rimontato e convertito a nuova vita destinandolo a diventare “Sala Polifunzionale per l’accoglienza didattica e per la gestione dei laboratori”, con l’attivazione di un centro di produzione multimediale e della web tv del parco, gestito dall’impresa sociale incubata.

Il progetto prevede attività di comunicazione sociale e di marketing, con l’obiettivo di far conoscere la funzione ricreativa, educativa e civica del Parco, integrata con la diffusione di idee e proposte in ambito ambientale, energetico e sociale, per dare una adeguata visibilità alle iniziative intraprese in modo creativo ed inclusivo.

La web TV del Parco coinvolgerà gli utenti nel raccontare su larga scala proposte didattiche, contenuti culturali, temi di sensibilizzazione finalizzati alla promozione di un turismo sostenibile e inclusivo, ed a garantire uno spazio stabile di racconto e visibilità per le reti associative rappresentative di tutte le disabilità residenti nella provincia di Reggio Calabria impegnate sui temi dell’inclusione sociale.

La proposta nasce dalla collaborazione di Ecolandia con IAMU, un portale – testata giornalistica locale e prevede il coinvolgimento stabile di studenti delle classi IV e V delle scuole superiori e dell’Università, in percorsi di tirocinio formativo, mirando alla trasmissione di competenze legate alla comunicazione digitale e spendibili in ambito professionale.