Attività Tecnologica

Le attività in ambito tecnologico all’interno del Parco Ecolandia hanno il proprio punto di riferimento in NET, Polo di Innovazione Ambiente e Rischi Naturali. NET ha sviluppato numerosi impianti prototipali dimostrativi, alcuni dei quali sono presenti all’interno del Parco Ecolandia.

Laboratorio su Memoria della Terra: i Geositi della provincia di Reggio Calabria

La vetta del Parco Nazionale d’Aspromonte, visibile da alcuni punti strategici del Parco Ecolandia è il Geosito da cui parte il percorso di conoscenza e approfondimento degli aspetti geologici e culturali del territorio, mostrando sotto una luce diversa e insolita il paesaggio dello Stretto e quello Aspromontano.

Il racconto dei Geositi rappresenta un’immersione in mari scomparsi, un itinerario che porta dalle coste dello Stretto di Messina fino alle cime d’Aspromonte per osservare e leggere dal libro scritto nelle rocce una storia cominciata quando i dinosauri si stavano estinguendo.

Un itinerario alla scoperta dei paesaggi ma soprattutto dei mari la cui testimonianza è rimasta oggi “fotografata” nelle rocce sedimentarie nella zona pre-aspromontana e poi su fino alle vette di Montalto dove le rocce metamorfiche testimoniano antichi spostamenti di masse rocciose dall’attuale Provenza fino alla Calabria. Il percorso proposto attraversa i mari che hanno ascoltato il canto ammaliatore delle Sirene e che hanno assecondato gli incantevoli e pericolosi incantesimi della Fata Morgana e la Scienza aggiunge magia ai Miti di questi luoghi e di queste acque a cui il mito ha attribuito inganni e magie.

Così la possibilità che la Fata Morgana abbia potuto ingannare il Re Alarico con le immagini di una terra riflessa dal mare non sembra così lontana in un territorio in cui terra e mare sono un tutt’uno di incomparabile malìa.

Il laboratorio fa rivivere queste suggestioni in modo dinamico, dalla passeggiata interna ad Ecolandia per riconoscere da lontano le Cime d’Aspromonte, alle immagini proiettate nei locali del Polo all’interno del Forte, per comprendere l’unicità geologica dei terrazzi marini e delle altre formazioni rocciose, alla presenza di un esperto geologo del Parco Nazionale dell’Aspromonte.

L’esperienza prosegue con le attività di simulazione di scavo dei fossili e il Laboratorio di Paleoecologia, che si svolgono nelle vasche di alloggiamento dei cannoni, nella sommità del Forte: attraverso la sperimentazione diretta, si simulano le operazioni di scavo e ritrovamento dei fossili, previamente nascosti con differenti gradi di complessità a seconda dell’età dei partecipanti.

Il laboratorio, inoltre, illustra le caratteristiche delle rocce sedimentarie, la loro classificazione ed il loro significato ambientale e ricostruisce la vita degli organismi marini attraverso le tracce lasciate nelle rocce.

Laboratorio Percorso Acqua

Il percorso-laboratorio propone attività di approfondimento artistico, letterario e sociale legate alla conoscenza del territorio esplorato attraverso il linguaggio del Mito. Gli studenti riscoprono l’area dello Stretto di Messina e le sue peculiarità naturalistiche come chiave d’accesso ad un patrimonio identitario fatto di leggende, storie di cui questo specchio d’acqua è da secoli testimone e protagonista. La proposta didattica si sviluppa su due binari, uno mitologico – Il Viaggio di Ulisse – ed uno attuale – Il Laboratorio Migranti.
Si inizia con un coinvolgente percorso ludico-didattico realizzato presso il bacino d’acqua ricreato nel fossato difensivo che circonda il Forte Gullì. I partecipanti, imbarcati su una zattera alimentata da motori elettrici e guidata da un animatore, attraversano lo specchio d’acqua e, interagendo con prove ed installazioni che si snodano lungo varie tappe a terra o in acqua (Isola dei Feaci, Poseidone, La terra di Circe, Le Sirene, Scilla e Cariddi, ecc.) rivivono le principali vicende dell’Odissea.
A seguire un approfondimento scientifico–naturalistico che guida alla scoperta di alcuni tra gli straordinari tesori del nostro territorio. I fondali dello Stretto sono infatti popolati da pesci dall’aspetto mostruoso: bocche armate di denti enormi e aguzzi, occhi grandi e strane appendici lungo tutto il corpo. Sono spesso dotati di particolari organi luminosi chiamati fotofori che producono luce fredda: dei piccoli draghi marini che nei secoli hanno ispirato storie mitologiche e leggende.

Laboratorio Educambiente

Il laboratorio “Educambiente" è attrezzato per sviluppare percorsi didattici relativi alle tematiche del risparmio energetico, dello studio dell’energia solare, dell’energia del vento, dell’energia idroelettrica, della Cella Combustibile.
Grazie all’utilizzo di Kit sperimentali sulle fonti alternative di energie, il Laboratorio Educambiente permette di conoscere i principi di funzionamento degli impianti di trasformazione energetica, di simulare i meccanismi di produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili – solare, eolica, idraulica – e di sperimentare concretamente le varie possibilità di risparmio energetico.
I partecipanti sperimentano direttamente la produzione e l’accumulo di energia elettrica causati dal loro stesso movimento pedalando su una speciale cyclette e, nella Cella a Combustibile, la produzione di idrogeno, attraverso l’idrolisi dell’acqua attivata per mezzo di un piccolo “sistema solare”.

Gaianet

Il Sistema Informativo ed Interattivo Gaianet è un insieme di installazioni touch-screen audio-visive sui 4 elementi naturali. Gli studenti possono ascoltare e interagire con le installazioni video che presentano le risorse naturali afferenti ai temi del Parco (acqua, terra, fuoco e aria) in termini di minacce e/o opportunità, trovando autonomamente le “strade” per approfondire le conoscenze su come intervenire per eliminare le minacce e per valorizzare le opportunità.

Centro sperimentale per la produzione di biodiesel e sapone da semi vegetali di Jatropha Curcas

Il campo prova agronomico e il laboratorio di lavorazione dei semi di Jatropha rappresentano un centro di produzione sperimentale, frutto di un percorso di cooperazione attivato con una Comunità del Kenya (Progetto Harambee) e la ricerca scientifica attivata dal Polo NET nel settore dei biocombustibili e dell’utilizzo a fine produttivo dei suoi derivati.
Il percorso permette di approfondire e diffondere i risultati della ricerca in questo campo evidenziandone l’utilità per la risoluzione di problematiche specifiche – ad esempio l’uso integrato di un combustibile naturale per i fabbisogni energetici della Comunità locale – se correttamente inseriti in percorsi di cooperazione e solidarietà.
Un impianto per la produzione di biodiesel, realizzato con le stesse caratteristiche, è stato portato e attivato in Kenia.

Fontana artistica a variazione di frequenza

L’impianto “variatori di velocità" gestisce una fontana a zampilli e consente di adattare la macchina alle esigenze operative evitando sprechi di energia.
L’impianto dimostrativo dei motori ad alto rendimento è costituito da un sistema di controllo da pc che comanda gli Inverter – Variatori di Velocità – collegati ad un ventilatore posto all’interno del Forte e ad una pompa sommersa che aziona la Fontana Artistica che si trova davanti al teatro. Un display a led consente la visualizzazione dei consumi energetici e il relativo calcolo della CO2 prodotta nelle varie modalità di utilizzo del motore. L’approfondimento scientifico consiste nello sperimentare il risparmio di energia e la riduzione di emissioni inquinanti che è possibile ottenere utilizzando questa tipologia di motori. Il confronto tra i dati di due depuratori, uno con motori tradizionali e l’altro ad alto rendimento, rivela un possibile risparmio del 40% nei consumi, generando la consapevolezza che oggi si può fare molto per ridurre gli impatti delle nostre azioni sull’ambiente.

Calabria for Harambee

La Stanza della “Cooperazione e della Solidarietà”, all’interno del Forte, ospita la mostra fotografica sulla cooperazione internazionale e, in particolare, sul progetto Harambee che si realizza con l’organizzazione IKDSP di Nyandiwa nella Regione del Gwassi sulle rive del Lago Vittoria in Kenya.

La mostra è costituita da materiali multimediali, video, foto e testi provenienti dagli archivi di IKSDP e di Calabria for Harambee i cui membri si sono più volte recati in Kenya riportando in Calabria messaggi, riflessioni e materiali video-fotografici esposti nella mostra che rappresenta quindi una sintesi delle esperienze vissute, degli incontri effettuati, delle realizzazioni concrete e dei risultati ottenuti ma, soprattutto, contiene le storie di vita e le contaminazioni positive di due culture che si incontrano e si confrontano.

Pensilina Fotoeolica

Utilizzata per la ricarica delle bici a pedalata assistita e dei veicoli elettrici, la pensilina fotoeolica, alimentata da fonte eolica e fotovoltaica, permette la ricarica di quattro biciclette e un’auto elettrica; essa fa parte di una più ampia infrastruttura finalizzata a diffondere un modello per la mobilità sostenibile in grado di ridurre i consumi di energia da fonti tradizionali e quindi l’impatto sull’ambiente.

Il sistema si completa con una centralina meteoclimatica che fornisce i dati di ventosità, radiazione solare, pressione, umidità dell’aria e temperaturead una postazione pc che li registra e li rende fruibili in tempo reale.

Pavimentazione piezoelettrica

Il sistema sperimentale piezoelettrico – per la trasformazione di energia cinetica in energia elettrica – è posto in prossimità degli ingressi dell’anfiteatro ed è completo di sistemi di visualizzazione. Il meccanismo che si sperimenta è la presenza di persone su mattonelle che hanno la proprietà di produrre energia elettrica dal movimento. Camminando sul sistema installato si illuminano le varie arie tematiche del Parco rimandando per colore al pannello descrittivo delle diverse zone. Un gioco che si presta a far capire gli usi possibili degli impianti innovativi basati su antichi e consolidati concetti della fisica ancora non del tutto esplorati.

La Pista Rossa

La pavimentazione pedo-ciclabile, drenante, fonoassorbente e fluoroscente, realizzata mediante il riciclo di gomme esauste, percorre tutta la zona Aria del Parco, dove sono ubicati i principali giochi e le attrazioni ludiche più significative. Percorribile a piedi o in bici, permette di “sentirne” le caratteristiche e valutarne la fruibilità. Alla fine del percorso ci si trova nel Bosco dei Premi Nobel, realizzato attraverso un concorso destinato agli allievi delle Scuole di tutta la provincia di Reggio Calabria, che rappresenta un serbatoio di carbonio, in grado di assorbire le emissioni inquinanti di CO2 calcolate attraverso la piattaforma messa a disposizione dal Polo NET.

La Protohouse

La sperimentazione di materiali e tecnologie – riuso e riciclo di detriti edilizi e materiali di scarto, impianti di raccolta e riutilizzo delle acque, pareti in paglia e tetti in bambù, intonaci naturali da biomasse vegetali – permette di mostrare nel concreto i principi della bioedilizia e della bioarchitettura.

Il manufatto più importante in tal senso è il Forte che, con il suo sistema di raccolta delle acque piovane, il tetto giardino e le coperture, l’esposizione dei locali e la stessa forma architettonica, costituisce un manifesto naturale di bioarchitettura che, durante il Laboratorio e lo sviluppo del percorso didattico, consente la visione e la conoscenza di tecniche costruttive tradizionali che rispondono alle esigenze attuali di cambiamento e innovazione.