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Incontro il 22 luglio The Last Twenty

Tutta l’attenzione del mondo sul G20, il summit dei potenti della Terra che si sta svolgendo in Italia: alcune associazioni hanno deciso invece di raccontare The Last Twenty, la storia e le prospettive dei venti paesi più poveri del mondo. La manifestazione si svolgerà in cinque tappe, e si aprirà con un evento fortemente simbolico.

Il 22 Luglio, nel nome dell’Ambasciatore Luca Attanasio sarà inaugurato a Reggio Calabria un ponte che unisce la città al suo porto. Un ponte che sorge nel profondo Sud ed unisce idealmente il nostro paese all’Africa.

GLI L20 – L’obiettivo è quello di raccontare i venti paesi più impoveriti del nostro pianeta, in base agli indicatori socio-economici e ambientali. Sono quelli che più soffrono della iniqua distribuzione delle risorse, dell’impatto del mutamento climatico, delle guerre intestine, spesso alimentate dai G20. I Paesi sotto osservazione sono: Afghanistan, Burkina Faso, Burundi, Repubblica Centroafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guinea Bissau, Guinea, Libano, Liberia, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Sierra Leone, Somalia, Sud Sudan e Yemen.

DOVE E QUANDO – Dal pomeriggio del 22 Luglio, per tre giorni, incontri e dibattiti si terranno presso il Parco Ecolandia: coinvolti Ong, sindaci, docenti universitari, rappresentanti della comunità degli L20 presenti in Italia e nella Ue.

Last twenty proseguirà dal 9 all’11 settembre a Roma, sulla questione della lotta alla fame e alla povertà, dal 18 al 20 settembre a l’Aquila e Sulmona sui temi del dialogo interreligioso e della pace, a Milano dal 22 al 26 settembre sulla sanità, l’impatto del mutamento climatico, la resilienza.

Last twenty si concluderà a S. Maria di Leuca il 3-4 ottobre.

I TEMI – Cinque tematiche/obiettivo, essenziali in questa fase storica, saranno al centro della discussione:

– il mutamento climatico e i suoi effetti su questi paesi, in particolare su quelli dell’Africa sub-sahariana.

– la questione sanitaria. Sono tutti paesi con una aspettativa media di vita intorno ai 50 anni, con debolissime strutture sanitarie e una quasi totale mancanza di prevenzione. La situazione si è ulteriormente aggravata con la pandemia generata dal Coronavirus e l’assenza di vaccini.

– la fame e l’impoverimento: la risposta dei soggetti sociali che resistono e si organizzano. Organizzazioni di contadini, studenti, donne, artigiani che stanno cercando con grandi sforzi di contrastare questa situazione. La richiesta dei governi di questi paesi. La ricerca di un’altra economia.

– immigrazione e accoglienza. Intercultura. Fare conoscere questi paesi al di là degli stereotipi. La loro grande cultura e storia. Il ruolo dei corridoi umanitari che vanno potenziati ed estesi a tutti i paesi attraversati da conflitti, siccità, gravi condizioni socio-sanitarie. Il ruolo della cooperazione decentrata.

– Il ruolo politico di questi paesi. Come far sentire la voce degli ultimi. Tentativo ambizioso: un documento comune che chieda alla Comunità internazionale e al G20 di farsi carico dei bisogni di queste popolazioni e della tutela ambientale in questa parte rilevante del pianeta.

Per il progamma e ulteriori informazioni consulata la pagina www.thelast20.org/programma/reggio-calabria/