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Chiara Becchimanzi – Principesse e Sfumature – Lei, Lui & Noialtre
Spettacolo-psicoterapia sugli stereotipi di genere. È stato Premio Comedy al Roma Fringe Festival 2016, tra le 100 Eccellenze Creative del Lazio 2018, scelto dall’Ordine degli Psicologi per il Festival di Psicologia e dal Collettivo Chayn per i diritti delle donne per celebrare il loro primo compleanno.
Scritto, diretto e interpretato da Chiara Becchimanzi
Con la voce di Beatrice Burgo
Spettacolo-psicoterapia, che ci offre uno sguardo piccante, acuto, femminile e soprattutto esilarante sui cliché di genere (e non solo).
PREMIO COMEDY AL ROMA FRINGE FESTIVAL 2016
COPPA JULIO SOLINAS AL ROMA COMIC OFF per Chiara Becchimanzi
Inserimento nel Volume “100 storie di creatività nel Lazio 2018” a cura di Lazio Creativo (http://www.laziocreativo.it/100storie2018)
PREMIO GIURIA GIOVANI “LA GIOVANE SCENA DELLE DONNE”
Una donna a cavallo della crisi dei 30 anni, una indefinita psicoterapeuta dalla voce suadente, e molte domande: perché le donne di oggi devono essere per forza “tutto”? Cosa vuol dire sottomissione femminile in un contesto in cui una patacca editoriale come “50 sfumature di grigio” vende lo stesso numero di copie di “Don Chisciotte”? Cosa vogliamo, a letto, da un uomo? Perché non sempre riusciamo a chiederlo? Quali sono i nostri modelli estetici, e soprattutto emotivi? Perché spesso siamo portate ad accontentarci, a sacrificarci? E soprattutto… Voi ve la ricordate Topazio?
La prima volta. Le relazioni. Sentirsi belle. Sesso. Sesso da soli, sesso insieme, sesso raccontato, sesso immaginato. Gli uomini. Le principesse e le spade. La drammaturgia si interroga sulla femminilità, sulle relazioni, sulle idiosincrasie della sensualità/sessualità. Si tratta senz’altro di un monologo comico, ma la sincerità del racconto potrebbe anche suscitare una lacrima – appena prima della fine.
Un ragionamento sincero e sentito, in grande rapporto col pubblico, senza mai prendersi troppo sul serio.
Perché di riflettere c’è bisogno, ma se si riflette ridendo si riflette meglio.
“Nascere nell’85 vuol dire avere circa 30 in questa nostra malandata epoca. E avere 30 anni adesso vuol dire far parte della generazione dell’incertezza. Lavorativa. Logistica. Sentimentale. Scrivo “Principesse e sfumature” perché sono veramente in terapia. Perché veramente ho incontrato uomini di tutti i tipi. E soprattutto, perché le colte, brillanti, infaticabili trentenni multitasking della nostra epoca odiano le principesse… ma vorrebbero esserlo. Anche se non lo ammetterebbero mai. E questo attrito tra ciò che siamo consapevolmente diventate e ciò che il bombardamento culturale subito nell’infanzia ci induceva ad essere genera situazioni esilaranti, incomprensioni irresistibili, disavventure immediatamente riconoscibili.”
Cenerentola? Pollyanna? Anastasia Steel? Tante facce della stessa medaglia.
Ma forse, ‘sta medaglia, è ora di buttarla al ….