Al Parco Ecolandia, dall’1 al 24 marzo, la 16° mostra internazionale di opere realizzate con materiali di scarto e rifiuti
2020 è l’anno in cui RiartEco, la mostra nazionale più importante di opere d’arte realizzate attraverso il recupero di materiali di scarto, approda a Reggio Calabria dopo 15 anni di successi in tutta Italia.
La mostra, allestita nel Forte Gullì – Ala Nord – prevede l’esposizione delle opere di 55 ecoartisti e sarà fruibile fino al 24 marzo.
– sabato dalle 10.00 alle 12.30
– domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.
Negli altri giorni previo accordo telefonico con la segreteria del Parco (Tel. 0965.679905).
RiArtEco – RIutilizzo ARTistico ECOlogico – è un movimento artistico, di idee e di ideali che propone una gara espositiva di opere d’arte realizzate con rifiuti e scarti per sensibilizzare le pubbliche amministrazioni, le istituzioni ed i cittadini affinché si possano ridurre gli sprechi e i consumi. L’obiettivo di RiartEco – che da anni opera anche in collaborazione con il Museo delle Forme Inconsapevoli “C. Costa” di Genova, il Museo di Arte Contemporanea “Macro Asilo” di Roma, con la fondazione “Michelangelo Pistoletto” – Città dell’Arte e con l’ISPRA, Istituto Superiore Prevenzione e Ricerca Ambientale di Roma – è quello di coinvolgere, grazie alla bellezza dell’arte, le persone alla ricerca ed al raggiungimento della sostenibilità, alla differenziazione e riutilizzo dei rifiuti ed al risparmio delle risorse.
Il nostro pianeta è in grave sofferenza a causa degli sprechi e delle montagne di rifiuti. RiartEco si rivolge al mondo dell’arte, dell’architettura e del design ecologico, quindi ad artisti, designer e creativi di ogni età, che possono iscriversi singolarmente o in gruppi e presentare opere realizzate con materiali di recupero, rifiuti e scarti. Le opere saranno pubblicate nel catalogo della mostra che sarà distribuito gratuitamente durante tutti gli eventi del tour nazionale. L’inaugurazione del tour si terrà il 1° marzo a Reggio Calabria all’interno del Parco Ecolandia, dove le opere rimarranno esposte fino al 24 marzo 2020.
Via libera dunque all’arte “vera” in quanto originale, inclusiva e significativa, per far sì che i rifiuti acquisiscano una valenza creativa il cui significato andrà ben oltre l’aspetto estetico e diverrà portatore di valori che richiamano ad un impegno etico e sociale.