5 settembre 2019
di Donatella Venuti – Regia Americo Melchionda
Liberamente ispirato al romanzo filosofico – poetico-teatrale “La Tomba di Antigone” di Maria Zambrano, con Maria Milasi (Antigone) – Americo Melchionda (Polinice /Eteocle – Arpia) – Produzione Officine Jonike Arti (2019).
“Il sogno della farfalla” vive la sua vita in un attimo e non conosce vecchiaia, decadenza o malattia ma solo un’eterna sfolgorante giovinezza, sottratta al passare del Tempo ma imprigionata nell’attimo; una vita breve e pura irradiata dalla gloria del coraggio e resa eterna dalla trascendenza dell’amore.
Uno spettacolo intenso tocca le intime corde dell’animo nell’attualità di un mito che diventa inesorabilmente contemporaneo.
Tratto da “La tomba di Antigone” (1967), sorprendente testo filosofico- poetico- teatrale della filosofa spagnola Maria Zambrano, in esilio per 45 anni sotto la dittatura franchista, e scritto dall’attrice e regista siciliana Donatella Venuti, “Antigone – Il sogno della Farfalla” dà voce a tutte quelle donne – eroine/martiri – che lottano contro leggi prevaricatrici generate dall’abuso del potere, dalla violenza della guerra e dall’annichilimento del concetto stesso di “Umanità”.
Essenziale nel suo allestimento, lo spettacolo ha la capacità di inglobare il pubblico nel dramma di un’Antigone di oggi, moderna esule, per restituire un’Antigone senza età che viaggia attraverso il tempo divenendo testimone perpetua delle ingiustizie perpetrate dall’Uomo durante tutta la sua Storia.
La pièce, scandita da evocative registrazioni sonore tra mito e storia contemporanea, da un lato rende l’intima rievocazione dei rapporti ancestrali tra i personaggi cardine della tragedia, dall’altro ci investe di interrogativi e stati d’animo riportando la protagonista dentro le atrocità generate dai totalitarismi di ogni epoca.
Lo spettacolo sviluppa la performance presentata in anteprima nel novembre 2018 al pubblico del Festival Miti Contemporanei, riattivando una collaborazione tra l’attrice Maria Milasi (interprete di diverse riscritture tragiche come Medea e Elettra), il regista e attore Americo Melchionda (tra le sue ultime regie a teatro il rivelatore “L’Uomo è Forte” tratto dall’omonimo romanzo di Corrado Alvaro) e la drammaturga – nonché attrice e regista – siciliana Donatella Venuti (che si è distinta con le sue scritture in diversi premi nazionali di teatro).
Il percorso creativo d’eccellenza che si innesta, in un rinnovato incontro tra le due città dello stretto (i tre artisti hanno collaborato in passato in diversi spettacoli d’innovazione prodotti tra Reggio Calabria e Messina), restituisce al teatro contemporaneo un lavoro di ricerca che gradualmente ne scarnifica sovrastrutture visive e intellettualistiche, riportando lo spettatore all’essenza intima dell’atto creativo attraverso un’interpretazione disarmante che si offre nuda come a reclamare ancora il diritto alla vita.